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Note

Spigolo SE Ciesco Nicola – Monte Vallatrone – Summonte(AV)

Via Aperta dal Basso, Andrea Freschi – Luca Manni – Roberto Napolitano, Aprile-Maggio 2024

Per una ripetizione prevedere due mezze corde da 60m, normale dotazione alpinistica, una serie di friend (#0.3-#3), martello e chiodi. La parete va in ombra alle 15 circa, ma a causa della cospicua crescita di vegetazione stagionale, i periodi migliori sono la autunno, inverno e primavera (prima della seconda metà di maggio)

Avvicinamento:

Parcheggiare presso l’inizio del percorso ambientale di Summonte. Imboccare il percorso e presso il primo tornante seguire il sentiero 204 a destra in leggera salita verso la chiesa rupestre di San Silvestro. In breve raggiungere la curva che attraversa il canalone per poi appena superata addentrarsi in salita nel bosco verso sinistra (punto di riferimento un grosso masso sul sentiero, con segnaletica CAI). Seguire esili tracce che riportano verso il canalone per poi salire costeggiandolo sul bordo destro, sempre per esili tracce. Raggiunto un punto più ripido, seguire delle rampe terrose e rocciose per salire in maniera più diretta (tratto esposto). Raggiunte le prime rocce più alte aggirarle a destra per rampe terrose ripide per poi uscire su una cresta rocciosa verso destra, da cui si può osservare l’estetico spigolo dove corre la via. Seguire ora un esile traccia in discesa che va in direzione dello spigolo, attraversare un canale fino a raggiungere la base della parete. La via attacca nel punto più basso dello spigolo, in presenza di un vago diedro appoggiato. Tempo 30/40 min

Relazione:

L1 – VI 35m – Attaccare nel punto debole la parete, con un passetto si raggiunge un terrazzino erboso. Da qui usare la fessura a sinistra per poi sfruttare la rampetta diagonale verso destra per raggiungere il bordo destro della placca. Per una zona di rocce rotte incastrate raggiungere lo strapiombetto, dove con passo deciso (chiodo) si ribalta sulla zona appoggiata erbosa. Superare questo breve tratto per raggiungere un terrazzino con un nicchia strapiombante. Sfruttarne il bordo sinistro per risalire una zona fessurata (possibilità di protezione mediante friends). Qui si può traversare decisamente a sinistra fino ad una buona presa per poi risalire lo spigoletto verso destra. Giunti sul terrazzino, traversare decisamente a destra per raggiungere il comodo terrazzo di sosta (2 Fix da collegare)

L2 – V+ 25m – Risalire il muretto verticale appena a destra delle sosta. Con un primo passaggio ostico si raggiunge un chiodo utile per proteggere il traverso a destra verso l’evidente diedrino che si risale (chiodo) per uscirne verso destra su terreno più appoggiato. Da qui andare in direzione del comodo terrazzino soprastante. Sfruttando un chiodo entrare nel diedro fessurato a sinistra che va seguito verticalmente (sfruttare albero per protezione) per raggiungere una zona comoda in cui in alto verso sinistra è presente la sosta (2 Fix da collegare)

L3 – IV+ 30m – Dalla sosta traversare decisamente verso sinistra, per salire sopra un evidente masso appuntito incastrato. Da qui seguendo una serie di buone prese ci si dirige verticalmente ad una grossa clessidra con cordone. Un altro breve tratto verticale porta alla base di una rampa erbosa cha si segue verso sinistra fino a raggiungere un estetico pilastrino. Traversare a destra verso il comodo terrazzo dove si trova la sosta (2 Fix con cordone + maillon)

L4 – VII 25m – Risalire l’evidente diedro compatto sopra la sosta passando leggermente a destra, per raggiungere il chiodo. Da questo, traversare a sinistra con ristabilimento complicato per raggiungere un secondo diedrino da affrontare verticalmente (chiodo). Dalla sua fine sfruttare la fessura diagonale verso sinistra per raggiungere la base della compatta placca lavorata sovrastante. Per roccia di ottima qualità risalire verticalmente verso un’evidente clessidra (cordino) per poi sfruttare le fessurazioni che portano al chiodo. Un passo molto aereo verso sinistra permette di entrare in una nicchietta fessurata, dalla quale seguendo il punto debole della placca si risale ad un evidente fessura sotto una zona molto compatta dove è presente la sosta aerea (2 Fix con cordone).

L5 – V 15m – Con un aereo traverso verso destra si raggiunge l’evidente leccio dove è presente un cordone, aggirarlo (meglio a sinistra per evitare attrito delle corde) e raggiungere la nicchia soprastante dove sfruttando lo stesso albero si può vincere un breve tratto strapiombante per raggiungere una zona fessurata. Si prosegue per stupenda placca appoggiata caratterizzata da rigole, per raggiungere la sosta (2 Fix con cordone + maillon)

Discesa: Esistono due possibilità di discesa, una effettuando un altro breve tiro in una conca appoggiata (probabile IV, soluzione non verificata e sconsigliata) che porta all’evidente terrazzo boscoso per raggiungerne il fondo e scendere a piedi dall’evidente canalone sulla destra orografica. La seconda prevede due calate in doppia da S5 a S3 (30m) e da S3 puntando verso il canalone fino a raggiungere una zona di terrazzamenti (55m)

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